Don Andrea Zani, 16 anni di sacerdozio molto attento alle comunità


Foto: Don Andrea Zani

Salvino Cavallaro – Un prete giovane, capace d’intendere la sua missione con lo spirito di chi sa che partire dalle relazioni e dalle varie attività della comunità ecclesiale, è come costruire la casa di Dio mattone su mattone. Don Andrea Zani della diocesi di Brescia, già parroco della Chiesa San Bernardo Abate di Rivoli, il 27 ottobre 2017 per volere dell’arcivescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia è stato nominato Parroco della Chiesa SS. Nome di Maria e di S. Ignazio di Loyola, nella realtà cristiano – religiosa di Mirafiori Nord a Torino. Un bacino d’utenza molto ampio che richiede lavoro, molta dedizione e particolari capacità nella gestione di due comunità collaborative nel volere centrare gli obiettivi prefissati. Così Don Andrea parte subito con la determinazione di un veterano, di un prete che sa come attrarre i fedeli e indurli al coraggio con ottimismo, senza mai perdere la speranza, proprio quella speranza che Papa Francesco si raccomanda di non lasciarsela rubare da nessuno. Parole che Don Andrea ripete spesso nelle sue omelie domenicali, fatte di semplicità nell’attualizzare le pagine del Vangelo ai nostri giorni. E poi l’essenzialità di non sentirsi mai soli e sfiduciati in una città che spesso non aiuta nella condivisione dei problemi, ma che tante volte ne acuisce le fragilità umane. Parlando con lui e cercando di scoprire alcuni lati umani e di pensiero filosofico non solo religioso, ho colto in Don Andrea il tratto di un sacerdote capace di entrare nel profondo della persona, lasciando traccia delle sue parole convintamente esposte attraverso quell’empatia che in lui è innata. Ecco, direi proprio che questo dono naturale che la natura gli ha dato, lo agevola in un percorso di ministro di Dio non sempre facile da portare avanti. Ma per Don Andrea la fatica è come se fosse qualcosa di fugace, qualcosa che nulla è di fronte all’intima gioia di sollevare la fiducia in Dio da parte di tutti i credenti. E’ un po’ come camminare fianco a fianco e leggere ciò che alberga nel cuore di ognuno di noi, aiutando nostro fratello e nostra sorella nel percorso di vita e nelle sue difficoltà quotidiane. Temi profondi, difficili, ma che ti esortano a vedere con gli occhi di Dio chi ti sta accanto, talora in un silenzio che sa di assordante disperazione. Don Andrea c’è, sorride a giovani e vecchi, stringe la mano prima di ogni messa, augura buona domenica e accoglie i fedeli davanti all’entrata della chiesa, prende per mano tutti e responsabilizza i diaconi e coloro i quali vogliono dare una mano per la Comunità. Già, la Comunità che è la base di partenza della vita cristiana, per migliorarla e per far sì che assuma i contorni di una casa di Dio in cui si possa stare bene insieme, dando qualcosa di sé attraverso gli incontri e le varie attività da svolgere. E’ un essere attivi in maniera altruistica, con amore e senso di fratellanza. Dunque, un ringraziamento speciale va proprio a Don Andrea Zani da Brescia nel giorno del suo 16mo anno di sacerdozio, per farci sempre riflettere sul vero senso della vita.

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